Web Concetto

L'affresco

Affresco: Tecnica Millenaria di Pittura Murale e Duratura

L'affresco

  • Aggiornato giovedì, 08 feb 2024

L'Affresco, millenaria tecnica di pittura murale, sfrutta la chimica e l'intonaco per creare opere durevoli. Con pigmenti diluiti in acqua, offre sfumature minerali su pareti preparate con tre strati di intonaco.

Le immagini fornite sono esclusivamente a scopo illustrativo e potrebbero non riflettere esattamente la realtà del prodotto o del contesto.

L'Affresco è una tecnica di pittura murale molto antica che conferisce al dipinto un'eccezionale esistenza nel tempo, poiché si basa sul principio dell'incorporazione dei colori all'intonaco fesco. Grazie a un particolare fenomeno chimico, infatti, il colore si cristallizza all'interno dello strato di intonaco formato da sabbia, calce e acqua, e, asciugando, vi rimane incorporato.

Mentre le altre tecniche pittoriche si basano sull'adesione alla superficie dei pigmenti uniti a teganti, l'affresco prevede la semplice diluizione d'acqua dei pigmenti che penetrano nello strato più superficiale dell'intonaco. In questo caso, però, l'azione caustica della calce presente nella superficie da dipingere limita molto la gamma dei pigmenti utilizzabili per l'affresco.

Di solito risultano molto adatti i colori minerali, in particolare quelli terrosi, e più in generale le varietà cromatiche risultano meno accese rispetto a quelle ottenute con altre tecniche pittoriche.
L'affresco viene realizzato direttamente sulla parete, anche se a volte può essere effettuato su pannelli mobili. La parete da dipingere deve necessariamente essere priva di umidità e va resa ruvida, perché lo strato di intonaco su cui si stendono i colori vi possa aderire agevolmente. Si lavora in realtà su tre strati successivi di intonaco di spessori differenti.

Il primo, definito «rinzaffo», piuttosto grezzo, è formato da 3 parti di sabbia grossa e da una di calce spenta e ha uno spessore di circa un centimetro e mezzo. Il secondo strato, chiamato «arriccio» (una parte di calce e due di sabbia con uno spessore di circa 5/6 millimetri), viene steso sopra il rinzaffo prima che questo si sia indurito; il terzo strato infine, detto «tonachino» (metà calce e metà sabbia), viene applicato con uno spessore di circa 3 millimetri sopra l'arriccio, e deve essere dipinto quando è ancora bagnato.

La parte di intonaco che non può essere dipinta nella stessa giornata in cui è stata applicata alla parete va asportata e rifatta il giorno seguente. La zona dipinta in una giornata dovrebbe seguire le linee principali della composizione in modo che i confini del lavoro di ogni giornata siano il meno visibili possibile.

Il disegno viene generalmente riportato attraverso un cartone o per mezzo di una quadrettatura del bozzetto. Il cartone precedentemente disegnato viene appoggiato sul tonachino fresco e con una punta si ricalca il contorno delle forme, in modo che sullo strato di intonaco umido resti impresso un leggero solco. Per riportare il disegno sull'intonaco è anche possibile utilizzare la tecnica dello spolvero, che prevede la foratura, attraverso strumenti metallici, del foglio su cui è stato disegnato il soggetto. Appoggiando questo foglio forato sul tonachino e passando una polvere di carboncino in corrispondenza dei fori, è possibile ottenere la traccia della composizione.

La tecnica dell'affresco prevede rapidità di esecuzione ed è impossibile qualsìasi tipo di correzione. Il colore si stende per velature successive con pennelli morbidi e viene immediatamente assorbito dall'intonaco. Per far emergere le forme e produrre l'effetto di chiaroscuro è possibile utilizzare la tecnica delle pennellate incrociate, che danno origine a un tratteggio, oppure procedere per macchie di colore. I colori si schiariscono molto quando asciugano, pertanto è necessario dipingere con tinte più forti rispetto all'effetto desiderato. A volte l'affresco viene rifinito e ritoccato a secco, apponendo cioè del colore a tempera sul muro affrescato.

Come già accennato in precedenza, è possibile realizzare affreschi anche su pannelli mobili, costituiti da una rete metallica su cui si deposita il primo strato di intonaco e da una cornice di legno che trattiene l'intonaco ai lati. La base di questi pannelli può anche, più semplicemente, essere costituita da un piano di gesso e trucioli di legno.

di Concetto Vecchio

© Riproduzione riservata


Cattura l'attenzione!

Scopri le offerte imperdibili del momento.

Cattura l'attenzione!

Scopri le offerte imperdibili del momento.


Seguici sui social per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità e condividere la nostra passione!

Seguici sui social per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità e condividere la nostra passione!



Aggiornamenti Esclusivi!
Aggiornamenti Esclusivi!

Ricevi aggiornamenti esclusivi e offerte speciali direttamente nella tua casella di posta: iscriviti alla nostra newsletter oggi stesso!

Iscriviti alla newsletter

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi...

Seguici sui social

Clicca qui per rimanere connesso con noi sui social!


Copyright © 2024 Web Concetto - Sito realizzato da CVSolutions. Tutti i diritti riservati.